Semanticamente
Autore: Pasquale Rea Martino by mp47pasquino
Semantico
quel dire,
scevro d’ogni spina
in quell’argine che il sospiro soffia,
l’antico
Me
l’io, che del mio io, l’anima
d’intrinseco collima
a quell’andar granitico di questa vita,
che nei pensieri alberga avita
e mi sublima,
quell’alternar caduco,
il solleticar contatto brulico,
spogliando l’apparente stasi d’un andar forastico.
L’assieparsi intorno
d braccia tese,
testar congiunto bauli di ricordi
e poi…intese, accordi
giungere primo a tender mano
nel marasma quotidiano.
Parti ottuse, soccombono
le stasi ad annullar perdono,
la dove pone la cantina, il mosto
sta nel vino nuovo il gusto
nel centellinar assaggi d’altruismo
smontando quel me, tra anime confuse, nel cosmo…
piango,
allontanandomi da me,
solo fingo
solo, inerme,
nei miasmi ottenebrati,
dall’ego spento, che un di gioiva asperso…
nell’ombre proiettate dal circoscritto
alone…
son io,
quel me che squinterna l’oggi,
da quel passato vivo,
l’anima che pulsa i miei sorrisi,
che quel lontano poggi
nelle mie ragion corsive
che a stento
ancor rinnovo del mio fare esplicativo.
Si sbraccia nell’effimero il sondar
sorrisi,
lo scavalcar transenne
a bella posta messe
di argini ottusi, sublimanti le vetrine
in ologrammi…
perbenisti dell’arcigno porre
basi d’un mondo senza pentagrammi.
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