Autore: Pasquy

E la notte Ti penso
rimane quell’orma
addosso, la sento
che nessun dorma
della tua assenza, mi pento
struggermi in petto, son perso

che lesto sottraggo la forma
dissolvo immagine e volto
In fondo chi sono, mio derma
rimane squassato e distolto

Intanto che notte risolva
sommando le ore e l’assenza
lenisco ferite nel cuore, alla belva
ch’è in me, chiedo clemenza

attendo la luce e nuova vita
e quell’accenno dal senso vitale
l’abbraccio sincero mia gioia infinita
apri il tuo cuore, dal grande portale!