Autore: mp47pasquino –
Tra pifferi stonati e trombe
Autore: mp47pasquino –
su tralicci laschi, asole di te.
nemmeno più si pensa…
su graticola che cuoce
resta, un due di coppe!
Qualcuno presagì
Autore: mp47pasquino –
Cosa avverrà
tra le celesti cime
tra strati e nuvole divine
angoscia prevarrà,
meteoropatiche, fobie…
Sussulti temporali ad interagire
il peggio fanno presagire!
Eppur il fato
cinicamente scellerato
ha forgiato di pennelli astrali
strie
di cosmo a lacerar sistemi
equilibrati
astri di magiche armonie.
Qualcuno presagì
le sorti avverse, la fine,
dei corpi astrali il cozzo partorì
delle costanti l’impazzire
del magnetico volano
di quello
scatenar l’inverso del distacco
l’opposto a negar l’attratto
e rotto l’equilibrio tutto
si sconvolgerà nel caos.
Per fortuna
che l’universo ha regole
che non ci fa cadere tegole
che tesse e si disfà senza lacuna
di quel troppo che sconvolge
ma che i peggio guai
li sta creando l’uomo!
Autore: mp47pasquino
Poesia scritta il 09/02/2012
Quell’ultimo barlume di speranza
Autore: mp47pasquino –
Tesse atrofico
s’addossa
nell’incedere del nero
l’incompiuto stallo caustico
avvolge invero
e sfuma nell’alito sincero.
Fa ressa
a smembrar postura
traguardo asettico d’usura
in quel regnar di stenti
il regno che si abiura
arcano impregna e stressa
la gioia dei momenti.
Eppur
s’adempie fola
al turbine dissesto rotola
quell’ultimo barlume di speranza
seppur quel tonfo è sordo
in fondo alla coscienza
ti ritrovi in quel conio assurdo
della sufficienza!
Autore: mp47pasquino
Poesia scritta il 21/11/2011
riveduta in parte il 14/09/2024
D’un corpo solo
Autore: mp47pasquino by Pasquale Rea Martino
“Fare sesso gentile ed erotico”
S’arde pira
di letti intrisa
d’amor ch’è pressa
voglia, intasa e stressa…
Esche rigogliose
trapunte di sospiri
e carni fascinose…
Di
quel fuoco
carne inghiotte
in un grigliar di foga
trepida emozioni e indugia
travalicar quel varco
a profanare
valve ingorde,
e d’un fuoco
quel
trascinar passione
e
voglia da gustare.
S’erge tumolo
vibrissa tende
ad oltranza vallo estende
il dimenar
ed ancor rintuzza volo
tra dirupo ch’è scosceso
e
perdizione.
Lento torna
sul ritmar che pone
ed il
pregustar quel gioco flesso
tra corpi la fusione
d’un corpo solo
a fare sesso.
Calici dorati
coppe dal frizzare ambite
dal profondo scuote
il gorgogliar di note.
Scivola su ali
tra asole divine…
inferno,
perpetuar le mani a turno,
d’un cenno ch’è malfermo
di
una notte senza giorno.
Autore: mp47pasquino
Poesia scritta il 15/07/2011
I Passi andati di Noi
Autore: mp47pasquino by Pasquale Rea Martino
Ancora paventano i passi
con fruscio di ciottoli e sassi
lungo le sponde del fiume
ricordo il Tuo sorriso
ed il cappello di piume
era raggiante il Tuo viso…
I giorni snodavano lieti
spesso gl’inciampi restavano cheti
era l’amore costante e festoso
carezze donate con fare vezzoso…
E ritornano i passi
una eco lontana che va’
immagine tinte di voluttà
ciottoli mossi sparsi tra sassi…
E quell’amore che fu danno
tra immagini fisse che vanno
ricordi intrecciati nel senno del poi
tinte di rosa nell’amore di Noi!
Autore: Pasquale Rea Martino
alias: mp47pasquino
Semanticamente
Autore: Pasquale Rea Martino by mp47pasquino
Semantico
quel dire,
scevro d’ogni spina
in quell’argine che il sospiro soffia,
l’antico
Me
l’io, che del mio io, l’anima
d’intrinseco collima
a quell’andar granitico di questa vita,
che nei pensieri alberga avita
e mi sublima,
quell’alternar caduco,
il solleticar contatto brulico,
spogliando l’apparente stasi d’un andar forastico.
L’assieparsi intorno
d braccia tese,
testar congiunto bauli di ricordi
e poi…intese, accordi
giungere primo a tender mano
nel marasma quotidiano.
Parti ottuse, soccombono
le stasi ad annullar perdono,
la dove pone la cantina, il mosto
sta nel vino nuovo il gusto
nel centellinar assaggi d’altruismo
smontando quel me, tra anime confuse, nel cosmo…
piango,
allontanandomi da me,
solo fingo
solo, inerme,
nei miasmi ottenebrati,
dall’ego spento, che un di gioiva asperso…
nell’ombre proiettate dal circoscritto
alone…
son io,
quel me che squinterna l’oggi,
da quel passato vivo,
l’anima che pulsa i miei sorrisi,
che quel lontano poggi
nelle mie ragion corsive
che a stento
ancor rinnovo del mio fare esplicativo.
Si sbraccia nell’effimero il sondar
sorrisi,
lo scavalcar transenne
a bella posta messe
di argini ottusi, sublimanti le vetrine
in ologrammi…
perbenisti dell’arcigno porre
basi d’un mondo senza pentagrammi.
Calore (La mia vita di adulto inizia negli anni 60 a13 anni
Autore: mp47pasquino –
Un dì
divenne d’ausilio a mastro tempo
un giovine ragazzo
d’ ingegni pieno
mai domo dall’avversa sorte
umile nei modi
gentile e fiero
mosse i primi passi,
curvo, di voglia forte
ad operare attivando perizie celebrali,
lampo d’arguzia,
genuina valenza,
dal fato prescelto
a dimenar l’infanzia
di giovane vita nel cantiere
a faticar nell’ arte dell’ impianto,
svelto
forgiò con i tubi
anche le tenere mani nel braciere
crebbe…
Lavorò col fuoco
con esse come per incanto …
creò sagome ben fatte,
lineari,
asimmetriche e contorte
in tanti schemi d’adduzione
impianti d’ ogni tipo e dimensione .
Mp/47
Commento:
Il tempo forgiato la sua vita,
plasmato il bambino che fù,
per gioco o per bisogno, investito dal destino,
condannato sin da tenera età a dare di più…
Lottò spavaldo contro tutte le asperità, incredulo;
allenato a non essere nessuno crebbe tra mille tabù.
Ringraziamenti:
Ora che tante qualità emergono dal tribolato
conosciute tante e tali disavventure, ringrazio tutti coloro
che mi hanno aiutato a divenire così.
Un grazie ai professori detentori del sapere
che hanno deciso per il mio bene, emarginandomi…
Grazie alla chiesa per non avermi dato il permesso di fare il chierichetto
perché c’èra sempre qualcuno (figlio di papà) più adatto di me…(così è da sempre)
Il ringraziamento più grande lo rivolgo alla cosiddetta Società
sempre pronta a fare del bene … alle istituzioni che mi hanno cambiato…
Le stesse, cambiando persone, come sempre, (equiparando i più abbienti)
innalzando tutti quegli steccati e contro i soprusi costruiscono un mondo più giusto, per chi?…
Ma è più giusto che un povero prete per una più sana preghiera metta i parametri Sacri ricchi di crocefissi dorati
anche il loro Dio vuole la sua santa parte…
poiché allargare la mensa deterre e non paga prosciuga gli averi …
non basta la questua da questi commensali occorre allargare a chi di dovere per le decime di tutto il fruttato.
Io capisco che gli interessi sono più importanti dell’amore
l’ amore è dare senza chiedere… mettersi in gioco con passione,
donare… all’infinito.(Gesùizzarsi?..)
Conclusioni:
Oggi con orgoglio,
mi accorgo che la società è cambiata, lotta contro il lavoro giovanile
perché è un’ingiustizia schiavizzarli , loro sono mossi d’amore
verso la famiglia quindi l’ aiutano come possono..
Queste sane battaglie lottano verso i mancati profitti delle multinazionali…
loro hanno la concorrenza sleale della povertà.
Vedo questi grandi maestri di vita sul pulpito della ragione … la loro.
Vantano aiuti raccolti a chi di sangue e sudore ha sempre sofferto per donarli agli altri poveri
Come diceva un Grande… all’affamato non dare del pesce ma dagli una canna e insegnagli a pescare…
Così chi dal pulpito chi dallo scanno danno niente e prendono tutto
così i poveri sempre più poveri imparano a campare.
Mp/ 47Pasquino
Tenera Creatura
Autore: mp47pasquino –
Oasi tra palme
Autore: mp47pasquino